(Paolo Isotta, ཿCorriere della Sera 27/2/2004), 27 febbraio 2004
Paura della paura. Suggestioni teologiche dai ”Dialoghi delle Carmelitane” di Francis Poulenc (1957, dalla piéce di Georges Bernanos), uno dei vertici del teatro musicale del Novecento
Paura della paura. Suggestioni teologiche dai ”Dialoghi delle Carmelitane” di Francis Poulenc (1957, dalla piéce di Georges Bernanos), uno dei vertici del teatro musicale del Novecento. Al centro, la vicenda di Blanche de la Force, rampolla della più alta nobiltà ai tempi della Rivoluzione francese, diventata novizia per sfuggire alla ghigliottina (ma alla fine salirà sul patibolo) con il nome di suor Bianca dell’Agonia di Cristo, ossia dell’angoscia del Gethsemani: "solo nel Gethsemani il Cristo, interamente uomo ebbe paura del suo sacrificio". "Blanche soffre della ”paura della paura”, ben più forte della paura stessa. Basta che ciascuno rifletta su se medesimo: non tutti temono la morte, quasi tutti le circostanze del morire. Molti provano terrore per un ipotetico ultra mortem, per quel Dio che, dice una Superiora, al capezzale del moribondo si fa ”un’ombra”, lasciandolo in totale solitudine. La ”paura della paura”, che converrebbe definire esattamente ”disperazione”, è dunque, per il suo accumularsi moltiplicando il tempo d’angoscia e frazionandolo prima del trapasso, più paura di vivere che di morire