Varie, 28 febbraio 2004
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Trajkovski Boris
• Strumica (Macedonia) 25 giugno 1956, Stolac (Bosnia Erzegovina) 27 febbraio 2004 (incidente aereo). Politico. Presidente della Macedonia. Laureato in legge nel 1980 e per anni capo dell’ufficio legale di una grande impresa di costruzioni, entra in politica nel 1997, come funzionario di uno dei distretti municipali della capitale Skopje. Con una rapida carriera, nel 1998 è viceministro degli Esteri e nello stesso anno il suo Partito democratico per l’unità nazionale (Vmro-Dpmne, nazionalista) vince le elezioni legislative e Trajkovski diventa il principale leader del centro-destra. «Viene ricordato da tutti come l’uomo che ha salvato il suo Paese dalla guerra civile. Eletto presidente nel novembre del ”99 a soli 43 anni, ha dovuto affrontare le tensioni etniche tra la popolazione di lingua slava e la grande minoranza albanese che costituisce un terzo dei due milioni di abitanti della Macedonia. Temendo che la guerra del Kosovo potesse espandersi anche nel suo Paese, Trajkovski accusò la Nato di non prestare abbastanza attenzione al nascente conflitto etnico macedone, tanto più che nella Repubblica si erano rifugiati 300 mila profughi kosovari. Nel 2001, dopo sei mesi di violenti scontri fra le forze dell’ordine di Skopje e i ribelli albanesi, Trajkovski era più che mai convinto che l’unica soluzione possibile per riportare la pace in Macedonia fosse quella di creare uno Stato democratico multietnico. Malgrado le critiche dell’ala nazionalista del suo stesso partito, irritata dalle troppe concessioni fatte agli albanesi, il Presidente ha fortemente voluto l’accordo di pace patrocinato dall’Unione europea e firmato nell’agosto del 2001 che ha visto i ribelli albanesi consegnare le armi alla Nato in cambio di maggiori diritti costituzionali. Da allora la politica di Trajkovski è sempre stata rivolta verso l’Europa» (Ingrid Badurina, ”La Stampa” 27/2/2004).