"Internazionale" 27/2/2004 pagina 73., 27 febbraio 2004
La Corte costituzionale federale di Karlsruhe ha definitivamente vietato a una madre tedesca di chiamare il figlio Chenekwahow Tecumseh Migiskau Kioma Ernesto Inti Prithibi Prathar Chajara Majim Henriko Alessandro (nelle intenzioni della mamma «un nome da cittadino del mondo»)
La Corte costituzionale federale di Karlsruhe ha definitivamente vietato a una madre tedesca di chiamare il figlio Chenekwahow Tecumseh Migiskau Kioma Ernesto Inti Prithibi Prathar Chajara Majim Henriko Alessandro (nelle intenzioni della mamma «un nome da cittadino del mondo»). La donna, originaria della Renania settentrionale-Vestfalia, aveva già visto respingere la sua domanda dal tribunale di Düsseldorf nel 1998. Secondo l’ultima sentenza, «lo stato ha il dovere di difendere i diritti fondamentali dei bambini e di proteggerli dalle scelte irresponsabili dei genitori».