Wlodek Goldkorn, ཿL’espresso 4/3/2004 pagina 109., 4 marzo 2004
Adriano Sofri a proposito dell’immortalità: "C’è la longevità crescente, ma anche un invecchiamento penoso
Adriano Sofri a proposito dell’immortalità: "C’è la longevità crescente, ma anche un invecchiamento penoso. I greci lo sapevano. Eos, la divina Aurora, era stata condannata dalla gelosia di Afrodite, ad amare uomini mortali. S’innamorò di Titono, e supplicò Zeus di renderlo immortale. Ma si dimenticò di chiedere per lui l’eterna giovinezza. Titono diventò immortale, ma invecchiava igni giorno, finché si ridusse raggrinzito, e la bella Eos dalle dita rosa, che ogni mattina risaliva umida di rugiada dal suo giaciglio d’Oriente, fu così disgustata dal suo decrepito compagno da chiuderlo nella stanza da letto, finché Titono si trasformò in una cicala".