Alberto Costa, ཿCorriere della Sera 23/2/2004;, 23 febbraio 2004
Alberto Costa del ”Corriere della Sera” ha indagato se il Milan quest’anno sia andato meglio con due punte (come vuole Berlusconi) o con una: "Fino ad oggi il Milan ha disputato 37 gare ufficiali vincendone 25: delle 12 partite in cui hanno smarrito punti (5 sconfitte e 7 pareggi, includendo tra i pareggi l’1-1 della Supercoppa Italiana e della Coppa Toyota poi vinte ai rigori da Juve e Boca Juniors), ben 10 hanno visto i rossoneri schierare due attaccanti
Alberto Costa del ”Corriere della Sera” ha indagato se il Milan quest’anno sia andato meglio con due punte (come vuole Berlusconi) o con una: "Fino ad oggi il Milan ha disputato 37 gare ufficiali vincendone 25: delle 12 partite in cui hanno smarrito punti (5 sconfitte e 7 pareggi, includendo tra i pareggi l’1-1 della Supercoppa Italiana e della Coppa Toyota poi vinte ai rigori da Juve e Boca Juniors), ben 10 hanno visto i rossoneri schierare due attaccanti. però vero che, puntando inizialmente sulle due punte, il Milan ha comunque ottenuto 16 successi mentre è più contraddittorio l’esito delle gare ( 9) in cui Ancelotti si è affidato ad un unico attaccante: 4 le vittorie piene, senza cioè ricorrere a correzioni del modulo, e un pareggio (lo 0-0 di Vigo). Per 4 volte, invece, il tecnico rossonero si è convertito con successo ai due attaccanti: è accaduto in Brescia-Milan (da 0-0 a 0-1), in Milan-Ancona (2-0 con una punta, 5-0 con due punte), in Lecce-Milan (da 1-0 a 1-1) e in Milan-Inter (da 0-2 a 3-2). Come dire che potrebbe avere ragione Silvio Berlusconi ma che non ha torto neppure Ancelotti. Perché nel calcio ( come nella politica) la formula non è un dogma".