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 2003  ottobre 03 Venerdì calendario

Saltutti Nello

• Gualdo Tadino (Perugia) 18 giugno 1947, Gualdo Tadino (Perugia) 27 settembre 2003. Calciatore. Attaccante di Milan, Fiorentina, Sampdoria, Pistoiese, Rimini e Foggia. Cinquecento gare da professionista, 130 gol. Lo ha stroncato un infarto: era cardiopatico da anni e già aveva accusato un infarto • «Nessuno mi toglie dalla testa che certe pratiche nel calcio mi hanno portato ad avere problemi di cuore», ripeteva da anni, «per questo combatto il doping e dico che va affrontato in una lotta senza sconti». Era andato a dire queste cose anche al pm torinese Guariniello, che indaga, tra l´altro, sulle morti causate dal morbo di Gehrig (Corrado Zunino, ”la Repubblica” 29/9/2003). «’Quando ero ancora nella Primavera mi davano di tutto”, racconta in un libro (Palla avvelenata, di Calzia e Castellani, ed. Bradipo Libri). [...] L´infermeria del Milan era una cosa impressionante e non so se sarà un caso, ma io da un metro e sessanta in un anno ero passato a 175 centimetri...Strano, no?”. Liedholm lo aveva voluto alla Fiorentina. L´attaccante parla di strane abitudini, come quando, in una amichevole con il Manchester United prima di entrare in campo ”passò un thermos, dovevamo bere, era caffè, ci dissero, ci avrebbe fatto bene”. Saltutti non prendeva mai caffè, ma quella volta accettò e fu veloce e imprendibile: segnò il gol dell´1-1. ”Quel caffè ci fece bene in campo. Correvamo tutti il doppio, ma il mattino dopo all´aeroporto avevamo tutti certe facce... Eravamo distrutti”. Da allora Saltutti ricorda nel libro che ”quel caffè si trovava tranquillamente sulla tavola imbandita in bella vista con i flaconi delle pillole, le boccette delle gocce, le flebo modello damigiane e punture a volontà”. I giocatori vi si sottoponevano per quieto vivere, come alle altre pratiche: infiltrazioni di Voltaren potenziato, pillole del micidiale Micoren. [...] Diceva di aver assunto quel prodotto almeno 300 volte. ”Fu proibito nell´85, ma intanto ne avevamo fatto scorpacciate”» (Eugenio Capodacqua, ”la Repubblica” 29/9/2003).