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 2003  agosto 12 Martedì calendario

Henze Hans

• Werner Gütersloh (Germania) 1 luglio 1926. Compositore • «[...] il compositore vivente più eseguito al mondo [...] Paolo Isotta ha scritto che Henze è il maggior compositore operistico vivente. Henze è uno dei rarissimi musicisti a cui è stato conferito ”Il Premio Imperiale”, il Nobel giapponese. [...] vive nei pressi Roma dal 1954 [...] considerato, nel nostro paese, schierato ”a sinistra”, [...] rappresentato di rado mentre le sue opere erano regolarmente nei cartelloni del Covent Garden negli anni di Margaret Thatcher (sua grande estimatrice), alcune sono su testi di Yukio Mishima e appaiono di frequente sulle scene americane e spagnole (oltre che su quelle tedesche, austriache e svizzere). Henze ha portato la musica dodecafonica al grande pubblico combinandola (grazie ad un eclettismo inconfondibile) con la musica cromatica e diatonica tradizionale. Da anni non tratta i consueti temi di lotta sociale giudicati ”di sinistra”, ma quelli dell’individuo di fronte all’avventura umana e a Dio» (Giuseppe Pennisi, ”Il Foglio” 6/1/2010) • «Tra più significativi del Novecento [...] ha sempre fatto del teatro un privilegiato territorio espressivo. Formatosi nell´avanguardia postweberiana, ne ha preso tuttavia ben presto le distanze per recuperare, con convinzione crescente, una comunicativa immediata e diretta. la prospettiva che illumina la propensione al teatro di un musicista che ha anticipato in modo molto creativo e personale l´attuale ritorno al melodramma. Fu a Salisburgo, nel ´66, che debuttò I Bassaridi, la sua opera più famosa. [...] ”Odio le riletture dissacranti delle opere e i registi che puntano a creare scandali e imbarazzi. come se si stesse pettinando un animale contropelo. Dovrebbero tornare tutti a scuola da Visconti. In particolare un autore come Mozart, dal ricchissimo mondo spirituale, non merita queste aggressioni. Affrontando Il ratto del serraglio, bisognerebbe avere il massimo rispetto della spiritualità, del gusto e dello stile. [...] I veri poeti sanno nominare l´innominabile aprendo le porte dell´inconscio. Però i migliori non ci sono più. Ho avuto la fortuna di lavorare con autori come Ingeborg Bachmann e Auden: difficile sostituirli”» (Leonetta Bentivoglio, ”la Repubblica” 1/8/2003). «[...] Insieme con Strauss, Berg, Britten e Poulenc, Henze è anche il più grande Maestro novecentesco della parola musicata. [...]» (Paolo Isotta, ”Corriere della Sera” 6/12/2005). «[...] il più importante compositore vivente [...] un classico travestito da musicista d’avanguardia.[...]» (Paolo Isotta, ”Corriere della Sera” 18/12/2005).