Federico Rampini, ཿla Repubblica 20/2/2002; Federico Rampini, ཿla Repubblica 18/5/2003; Alexander Weber, ཿLa Stampa 12/5/2003, 20 febbraio 2002
Negli Usa e in Europa l’inflazione non è negativa, ma sta scendendo, e, poiché c’è crisi economica e il numero dei disoccupati non cala, si teme possa scendere di più
Negli Usa e in Europa l’inflazione non è negativa, ma sta scendendo, e, poiché c’è crisi economica e il numero dei disoccupati non cala, si teme possa scendere di più. Per questo negli Usa la caduta del dollaro è benvenuta: la svalutazione rilancia i profitti delle imprese, importa inflazione (le merci provenienti dall’estero costano di più), esporta deflazione. La Fed ha alcune armi per contrastare aspettative deflattive. Alexander Weber: «Una è quella di promettere credibilmente di mantenere bassi i tassi d’interesse futuri, in tal caso le famiglie recuperano reddito sostituendo debiti costosi con debiti più a buon mercato. Un altro strumento è il riacquisto di titoli pubblici, immettendo così liquidità nel sistema. Una possibilità ulteriore è di convincere i mercati della propria determinazione, in tal caso saranno i mercati stessi a far scendere il dollaro per recuperare competitività».