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 1995  marzo 23 Giovedì calendario

Casati. Il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino che portava la moglie sulla spiaggia di Coccia di Morto o di Castelporziano per farla veder nuda a militari e borgatari, e poi lasciava che costoro le mettessero le mani addosso, e cercava di continuo amanti per lei, persino il giorno delle nozze pretese che la sposa si congiungesse sotto i suoi occhi con un cameriere, vizi divenuti assai noti dopo che ebbe ucciso a fucilate la consorte amatissima, l’ultimo di questi amanti e se stesso, era poi formalissimo nei rapporti quotidiani e terribile in quello con i camerieri, che da ragazzo prendeva a calci negli stinchi e a cui trovava sconveniente rivolgere la parola, dovendo rimproverare la guardarobiera Oliviera - moglie del maggiordomo - la convocò, la fece restar ritta in piedi, poi le volse le spalle e disse alla marchesa sua moglie: ”Bisogna far sapere a Oliviera che ha sbagliato

Casati. Il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino che portava la moglie sulla spiaggia di Coccia di Morto o di Castelporziano per farla veder nuda a militari e borgatari, e poi lasciava che costoro le mettessero le mani addosso, e cercava di continuo amanti per lei, persino il giorno delle nozze pretese che la sposa si congiungesse sotto i suoi occhi con un cameriere, vizi divenuti assai noti dopo che ebbe ucciso a fucilate la consorte amatissima, l’ultimo di questi amanti e se stesso, era poi formalissimo nei rapporti quotidiani e terribile in quello con i camerieri, che da ragazzo prendeva a calci negli stinchi e a cui trovava sconveniente rivolgere la parola, dovendo rimproverare la guardarobiera Oliviera - moglie del maggiordomo - la convocò, la fece restar ritta in piedi, poi le volse le spalle e disse alla marchesa sua moglie: ”Bisogna far sapere a Oliviera che ha sbagliato. Desidero che l’errore non venga più ripetuto”. La marchesa sua moglie, nata Fallarino e figlia di un impiegatuccio della provincia di Benevento, in gioventù fidanzata a un macellaio, commessa ed attricetta di quart’ordine, disse tuttavia ad Oliviera in lacrime: ”Hai sbagliato. E il marchese desidera che l’errore non si ripeta più”.