Villaggio globale n. 24, Sette 15/12/1994, 15 dicembre 1994
Guinzaglio. Il giudice Jack Love, di Albuquerque, leggeva un giorno un fumetto dell’"Uomo ragno", qui si raccontava la storia di un pericoloso criminale tenuto a bada grazie a un "braccialetto elettronico", vale a dire un aggeggio attaccato al braccio che segnalava in ogni momento a una centrale il luogo dove il criminale si trovava
Guinzaglio. Il giudice Jack Love, di Albuquerque, leggeva un giorno un fumetto dell’"Uomo ragno", qui si raccontava la storia di un pericoloso criminale tenuto a bada grazie a un "braccialetto elettronico", vale a dire un aggeggio attaccato al braccio che segnalava in ogni momento a una centrale il luogo dove il criminale si trovava. Colpito, il giudice chiamò un amico suo ingegnere e gli chiese se la cosa, secondo lui, sarebbe stata possibile. L’ingegnere si mise al lavoro e brevettò effettivamente l’"electronic house arrest" cioè "l’arresto domiciliare elettronico", al quale sono sottoposti oggi 65.650 americani (su una popolazione carceraria complessiva di un milione e 12 mila carcerati). Benchè risulti più economico della prigione, il "braccialetto elettronico" non incontra il favore degli americani che, impressionati dall’aumento dei crimini, vogliono il più possibile carceri dure, pene di morte, ecc.