Piero Angela, I misteri del sonno, Mondadori, 8 dicembre 1994
Sottoterra. Nel 1960 lo speleologo francese Michel Siffre si fece chiudere in una grotta sotterranea
Sottoterra. Nel 1960 lo speleologo francese Michel Siffre si fece chiudere in una grotta sotterranea. Non aveva contatti con l’esterno e neanche punti di riferimento che potessero orientarlo (orologi, ecc.), non gli arrivava nessuna luce, non sapeva mai se era giorno o notte. Così, per sei mesi. In seguito gli strumenti mostrarono che, in un primo tempo, rimaneva sveglio 32-34 ore e ne dormiva 14. Più tardi, subentrò invece un ritmo normale: 16 ore di veglia e otto di sonno. Siffre ebbe però sempre l’impressione che i due cicli fossero più corti: restava addormentato otto ore e credeva di avere schiacciato un pisolino, supponeva che fosse trascorso un giorno e ne erano passati due.