Villaggio globale n. 17, Sette 27/10/1994, 27 ottobre 1994
Guidonia. Sulla fuga di Luigia Reali, 44 anni, sposata con otto figli, tornata a casa la settimana scorsa, si può riferire quanto segue
Guidonia. Sulla fuga di Luigia Reali, 44 anni, sposata con otto figli, tornata a casa la settimana scorsa, si può riferire quanto segue. Luigia detta Gina passò l’infanzia in istituto dalle suore di Guidonia, a tredici anni si innamorò di un camionista ventitreenne, gli mentì sull’età per farsi prendere, lui la sistemò nel dietro del camion, dove teneva la brandina. Dopo il matrimonio, quindici figli, otto dei quali sopravvissuti. Solito condimento, botte e tradimenti, lui fece due figli con un’altra donna, quando quest’altra donna non li volle più, Gina se li prese in casa. Lui - Pietro Feliziani di 54 anni - ignorante e brutale, lei sottomessa al punto di legargli le scarpe la mattina, portargli le pantofole, rimboccargli le coperte, svegliarsi alle tre di notte per fargli trovare il caffè pronto alla vigilia dei viaggi, ecc.. Giunti al trentesimo anno di matrimonio, una alle tre, lei gli sta girando il cucchiaino nella tazzina di caffè e lui le dice: ”Mi dai fastidio. Non sopporto più nè te nè il rumore del cucchiaino”. In conseguenza di questa frase lei scompare per quattro mesi filati, invano il marito le dà la caccia tutta l’estate facendo su e giù per l’Italia, piange e racconta ai cronisti incuriositi che lei, madre quindici volte, è tuttavia ’na regazzina, ”golosa come se si dovesse rimettere in pari, mangia le merendine, i Mars, la Nutella a cucchiaiate, ha una tale paura di perdermi che una volta ha cercato pure di ammazzarmi, ha fatto un buco nella parete, ci ha fatto passare il tubo del gas e mentre dormivo l’ha aperto, poi ci ha ripensato, è credente, è buona”. Lui andò anche dalle maghe per farsi dire lei dove’era, dopo il ritorno s’è fatto fotografare dal "Messaggero" che le tiene un braccio intorno alle spalle.