Antonio Cianciullo, ཿla Repubblica 21/05/2002, 21 maggio 2002
I principali obiettivi del movimento animalista. «Il primo è la battaglia contro gli allevamenti lager: nessun contrasto con la scienza
I principali obiettivi del movimento animalista. «Il primo è la battaglia contro gli allevamenti lager: nessun contrasto con la scienza. Il secondo è la difesa degli animali selvatici: anche qui nessun problema. Il terzo è la contestazione della vivisezione e dell’uso di animali transgenici per xenotrapianti [...] Non tutti i ricercatori sono schierati a difesa dell’uso della vivisezione. [...] Se Fleming avesse sperimentato la penicillina su cavie diverse da quelle che ha casualmente usato, avremmo rischiato di perdere questo farmaco: per alcune specie è benefico, per altre tossico. E non è un caso isolato: la stessa sostanza testata su topolini, ratti o criceti dà spesso risultati diversi. Dunque la sperimentazione vera è sull’uomo, gli animali rappresentano solo un alibi che serve a rendere meno rigorosi i controlli veri, quelli sulle reazioni umane ai prodotti di laboratorio» (Gianni Tamino, docente di biologia e verde, 2002).