Charles Sprawson "L’ombra del massaggiatore nero. Il nuotatore, questo eroe" Adelphi, Milano 1996, 3 dicembre 2001
Impiccagione. Samuel Scott, per rendere più spettacolari i suoi tuffi dal ponte di Waterloo, mimava sempre un’impiccagione, al termine della quale la corda si spezzava e lui cadeva elegantemente girandosi in aria per arrivare a mani unite nell’acqua
Impiccagione. Samuel Scott, per rendere più spettacolari i suoi tuffi dal ponte di Waterloo, mimava sempre un’impiccagione, al termine della quale la corda si spezzava e lui cadeva elegantemente girandosi in aria per arrivare a mani unite nell’acqua. Ma nel 1841 la corda non si ruppe, il cappio si strinse ed egli finì effettivamente strangolato.