varie, 4 dicembre 2002
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AKIHITO (明仁) Tokyo (Giappone) 23 dicembre 1933. Imperatore del Giappone. «Non è invisibile, come suggerisce il vecchio proverbio
AKIHITO (明仁) Tokyo (Giappone) 23 dicembre 1933. Imperatore del Giappone. «Non è invisibile, come suggerisce il vecchio proverbio. però un uomo schivo, i cui modi discreti sembrano smentire il suo ruolo di tenno (sovrano celeste) di una nazione moderna e influente. […] Il suo lavoro consiste perlopiù nel presenziare a cerimonie (che spesso si prolungano nella serata e nei fine settimana), e si svolge sotto l’occhio attento di un pubblico pronto a notare il minimo passo falso. […] Quando esprime le sue considerazioni nelle occasioni ufficiali, legge il suo discorso parola per parola, sollevando raramente gli occhi da un testo che di solito ha rimaneggiato personalmente, riscrivendolo molte volte. meticoloso e riflessivo, il che è forse frutto sia del patrimonio genetico sia dell’educazione scientifica. Come suo padre, l’imperatore Hirohito, è infatti un uomo di scienza, un ittiologo. La sua specialità sono i ghiozzi, un tipo di pesciolini che si trova nei fossati del palazzo imperiale, lungo le coste del Giappone e nelle barriere coralline. Ha pubblicato articoli su riviste scientifiche, corrisponde con altri ittiologi in tutto il mondo, e ogni volta che può frequenta i corsi per specialisti […] In genere, la sua giornata comincia con una lunga passeggiata dedicata alle osservazioni botaniche o al bird watching nel giardino Fukiage, il fitto bosco del palazzo imperiale, dove ha chiesto ai giardinieri di lasciar crescere liberamente i tarassachi e le altre piante native […] Le riforme imposte a seguito della Seconda guerra mondiale hanno trasformato il sovrano celeste in uno shoco tenno, un imperatore simbolo; il che lo pone un gradino più in basso rispetto ai suoi predecessori, considerati dei. L’imperatore Hirohito poteva nominare e licenziare ministri, generali e altri funzionari governativi, lui si limita a compiere azioni simboliche. Del resto, così è stato per quasi l’intero corso della storia giapponese, a eccezione di poche centinaia di anni […] un uomo moderno che prende il meglio del nuovo e della tradizione […] Non c’è anno che non viaggi per promuovere l’amicizia tra le nazioni: dall’89, anno della sua salita al trono, ha visitato 16 paesi, e in altri 37 si era già recato in precedenza, in veste di principe ereditario. Viaggia sempre insieme all’imperatrice Michiko […] La coppia ha tre figli: il principe ereditario Naruhito, il principe Akishino e la principessa Sayako» (Robert M. Poole, ”National Geographic” n.1/2001).