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 1999  settembre 13 Lunedì calendario

"Gli italiani tornano dalle vacanze e che cosa trovano nella buca della posta? Tutte le bollette in aumento, gas, luce, acqua

"Gli italiani tornano dalle vacanze e che cosa trovano nella buca della posta? Tutte le bollette in aumento, gas, luce, acqua. La classica stangata tipica dei governi democristiani dei Rumor, dei Colombo" (Fausto Bertinotti sulla ”Stampa” di sabato 11 settembre). "Faccio la spesa da solo, e infatti, al contrario della gran parte dei deputati, so che la bistecca di vitella costa tremilacinquecento lire l’etto" (Lucio Colletti sul ”Foglio” di mercoledì 8 settembre). "Il partito è bloccato da uno schiacciamento sulle istituzioni, da forme di notabilato, di lotta politica interna, elitaria" (Pietro Folena sull’’Unità” di domenica 12 settembre). "Come ministro non farò nulla che non ritenga giusto per ragioni di convenienza politica. Ma se una cosa è giusta e può contribuire a migliori rapporti fra il centrosinistra e Rifondazione non vedo perché dovrei considerarlo negativo" (Cesare Salvi sulla ”Stampa” di martedì 7 settembre). "D’Alema non va preso sul serio e basta! Non è vero che non lo lasciano lavorare, che lo ostacolano. Fa solo il gioco delle parti. Annuncia di voler fare cose che sa benissimo il suo governo non farà" (Gianfranco Fini sulla ”Repubblica” di lunedì 13 settembre). "Dev’esser chiaro che le vecchie ricette, fatte di investimenti e domanda sostenuti da un alto livello di spesa pubblica e da una elevata pressione fiscale, non sono più proponibili" (Umberto Ranieri su ”liberal” del 10 settembre). "Il ”fare meglio” è sempre discutibile. E poi a fare determinate politiche sono meglio attrezzate forze che abbiano un patrimonio ed esperienze diverse da quelle della sinistra" (Bruno Trentin sull’’Unità” di venerdì 10 settembre). "C’è poco da fare: il centro-sinistra ha perso per strada il ceto medio" (Lamberto Dini sul ”Corriere della Sera” di sabato 11 settembre). "Salvi? Per l’ennesima volta si è messo un piede in bocca, parla a a vanvera. Ha incredibilmente rispolverato addirittura le 35 ore... Del resto, quando un giurista parla d’economia non c’è da stare molto allegri" (Antonio Martino sul ”Tempo” di lunedì 13 settembre). "Della ”fine” di ”Mani pulite” si può dire questo: che è finita dal momento in cui dall’azione ”rozza e imprevista” di Antonio Di Pietro si è passati a un’azione volta ad alleare il partito dei giudici di potere alla partitocrazia ”corleonese”, la vincente" (Marco Pannella sul ”Giorno” di sabato 11 settembre). "Inizialmente si era detto che con gli spot la politica sarebbe venduta come una lavatrice e ora si è passati al pannolino" (Arturo Parisi sulla ”Stampa” di sabato 11 settembre). "I vecchi pentiti alla Buscetta oggi servono meno. Non sono più prioritari. Oggi ci vorrebbero pentiti-bancari, pentiti-finanzieri, pentiti-’banchieri”" (Pier Luigi Vigna sul ”Giornale” di lunedì 13 settembre). "In Italia le accuse di Mafia si appioppano al primo che passa. Basta essere nati in Sicilia o essere stati da quelle parti" (Marcello Dell’Utri sul ”Corriere della Sera” di venerdì 10 settembre). "Cari Democratici, non fate l’errore che abbiamo commesso noi nel passato. Non irrigiditevi nell’inerzia della conservazione della propria bandierina" (Antonello Soro sull’’Unità” di venerdì 10 settembre). "I democratici sono alle prese con l’inconveniente di essere nati" (Pierluigi Castagnetti sul ”Messaggero” di domenica 12 settembre). "Se si fa un contenitore in cui si confondono popolari, liberali, socialisti... io torno a fare il libero cittadino, mi ritiro a vita privata" (Antonio Mancino sulla ”Repubblica” di venerdì 10 settembre). "Dopo il 18 aprile, quando hanno visto le facce di Bertinotti, Buttiglione e Mastella e di tutta quella marmellatina di partiti che frantuma l’Italia, molti italiani hanno capito e si sono pentiti" (Mario Segni sulla ”Stampa” di venerdì 10 settembre). "Cossiga coglie bene il problema della frammentazione. Ma lui vuole rifare un centro degasperiano, che può interessare gli ex dc, non noi" (Enrico Boselli sul ”Corriere della Sera” di lunedì 13 settembre). "Cossiga? Perché mai dovrei rispondere a quello che pensa Cossiga?" (Ciriaco De Mita sulla ”Stampa” di venerdì 10 settembre). "Se mi avessero detto, quando ho dato le dimissioni, che solo 5 anni dopo mi sarei presentato alla festa dell’’Unità” e sarei diventato improvvisamente il Signor Nessuno non ci avrei creduto" (Achille Occhetto sul ”Giorno” di mercoledì 8 settembre). "Posso garantire fin da ora che non porremo mai un voto di fiducia di fronte a divisioni dentro la maggioranza" (Marco Minniti sull’’Unità” di mercoledì 8 settembre). "Il senatore Antonio Di Pietro mi fa la lezione perché sono stato eletto nel centrodestra e ora sono con il centrosinistra. Ma dimentica che io sono stato eletto nel proporzionale e non ho portato via i voti a nessuno. Per coerenza mi aspetto adesso che Di Pietro riconsegni personalmente a Berlusconi il cognato Cimadoro, passato al centrosinistra dopo essere stato eletto con i voti del centrodestra. una questione di etica di famiglia" (Clemente Mastella sul ”Foglio” di mercoledì 8 settembre). "Di Pietro corre come un cavallo scosso, per conto suo" (Fabio Mussi sulla ”Repubblica” di martedì 7 settembre). "Di Pietro batte bandiera panamense e veleggia in tutte le direzioni al solo scopo di farsi largo nel centrosinistra" (Beppe Pisanu sul ”Giornale” di giovedì 9 settembre). "Se FI fosse democristiana io non ci sarei, anche se dico: ”Lasciate che i democristiani vengano a noi”" (Gianni Baget Bozzo sul ”Giorno” di martedì 7 settembre). "Chi sta nel centro del centrosinistra diminuisce sempre di più e, se parla, sulle grandi questioni va allo scontro con la sinistra" (Cirino Pomicino sul ”Giorno” di martedì 7 settembre). "Se avessi un figlio tossicodipendente certe merde viventi andrei a liquidarle da solo" (Umberto Bossi sulla ”Stampa” di lunedì 13 settembre). "Sono uno che diffida sempre dei bravi ragazzi, quelli che quando ti giri te lo mettono in quel posto" (Zucchero sulla ”Repubblica” di lunedì 13 settembre).