1 dicembre 1999
A.L. OPINIONI
Domenica nove gennaio, sedicesima giornata di campionato, Parma-Juventus si disputerà all’ora di pranzo. Reazione degli interessati: per Carlo Ancelotti, allenatore degli emiliani, l’unico problema sarà convincere i giocatori a mangiare gli spaghetti alle 9:30 di mattina: «Non sarà facile, lascerò i miei giocatori liberi di scegliere. Se se la sentiranno per me non ci sarà nulla in contrario, altrimenti potranno fare una buona colazione». Dello stesso parere il dottor Riccardo Agricola, responsabile del settore medico bianconero: «Giocare alle 15:00 o alle 13:00 non comporta grandi cambiamenti, l’unico vero problema per i calciatori è smaltire il fuso orario». Combattuti sull’opportunità della trovata i calciatori. Per Gigi Riva, grande ex del calcio italiano, è un’ottima scelta: «Per me che ero abituato a svegliarmi tardissimo sarebbe stato un orario ideale: un buon sonno e poi in campo. La cosa più snervante era il pre partita, il tempo non passava mai». Per il campione del Mondo Zinedine Zidane la partita a pranzo è invece deleteria: «Preferisco giocare nel tardo pomeriggio o la sera, in modo da avere tutto il tempo per rilassarmi». Chieffo, tifoso e presidente dello Juve club Augusta Taurinorum: «Se si continuerà in questa direzione, il risultato sarà che in breve tempo gli stadi saranno deserti» (r.o., ”Corriere dello Sport” 1/12/1999).