Vincenzo Tessandori, Giancarlo Laurenzi, ìLa Stampaî 1/12/99, 1 dicembre 1999
Da quando un arbitro di Novi Ligure è stato malmenato nel bel mezzo di una partita di calcio dagli stessi genitori che erano andati a vedere i figli giocare, Gianni Tagliani, assessore alla Cultura di Castelnuovo Scrivia e commmissario di campo, porta avanti una campagna per dissuadere «mamme e papà» ad andare agli stadi: «Il calcio ne trarrà sicuro vantaggio, voi anche»
Da quando un arbitro di Novi Ligure è stato malmenato nel bel mezzo di una partita di calcio dagli stessi genitori che erano andati a vedere i figli giocare, Gianni Tagliani, assessore alla Cultura di Castelnuovo Scrivia e commmissario di campo, porta avanti una campagna per dissuadere «mamme e papà» ad andare agli stadi: «Il calcio ne trarrà sicuro vantaggio, voi anche». La domenica i genitori accompagnano i figli a giocare per scaricarsi della tensione settimanale e per tutta la partita ne esaltano il talento: «Una parte dei genitori ha la tendenza, clamorosamente buffa, a pensare di avere in casa un piccolo Platini: invece, spesso, il frugoletto è un grande brocco. Così se il bambino subisce una reprimenda da parte del direttore di gara o un fallo che non viene fischiato, il genitore semplicemente impazzisce, diventa un assatanato». Il rischio è che illusi dai genitori di essere dei prodigi giovani atleti lascino gli studi per diventare degli sbandati. Alla ”Roma polo Nord”, 160 giovani, la direzione ha perfino messo una psicologa a disposizione dei genitori. Sogno di Fritz Dennerlein, già allenatore di una squadra di pallanuoto: «Una squadra di orfani».