Lorenzo Bini Smaghi, "L’euro", il Mulino 1999, 6 dicembre 1999
Due volte l’anno i paesi dell’Unione europea, per evitare disavanzi eccessivi, devono sottoporre i loro bilanci a un esame
Due volte l’anno i paesi dell’Unione europea, per evitare disavanzi eccessivi, devono sottoporre i loro bilanci a un esame. Il disavanzo è ritenuto eccessivo se supera la soglia del 3 per cento del prodotto interno lordo (pil). In questo caso scatta una sanzione che prevede l’obbligo di un deposito infruttifero pari allo 0,2 per cento del pil più lo 0,1 per cento per ogni punto percentuale del disavanzo pubblico in rapporto al prodotto che eccede la soglia del 3 per cento. Per esempio: se un paese ha un disavanzo del 4 per cento, dovrà versare lo 0,2 + lo 0,1 (perché l’eccedenza è di 1 punto) del prodotto interno lordo. Se entro due anni il disavanzo non torna nei limiti l’importo versato come deposito infruttifero (se venisse restituito si perderebbero solo gli interessi) diventa ammenda e viene trattenuto (cioè si perde anche il capitale).