ìAnnaî 20/12/99, 20 dicembre 1999
Capodanno. Il cantone di Appenzell, Svizzera orientale, in osservanza del calendario giuliano, festeggia il Capodanno il 13 gennaio
Capodanno. Il cantone di Appenzell, Svizzera orientale, in osservanza del calendario giuliano, festeggia il Capodanno il 13 gennaio. Quel giorno nella vallata calvinista di Urnaesch si celebra il rito degli uomini albero (Silvester Klausen). Alle sei di mattina nel bosco alcuni contadini si ritrovano per indossare i costumi in tre baite diverse a seconda del ruolo. I primitivi vestono abiti fatti di foglie secche, trucioli, fronde di pino e di quercia, gusci di lumache, briglie di cavallo, campanellini e pigne di pino cembro, si legano sulla schiena anelli di tronco svuotato di legno, dove sono scolpite scene silvestri e infilano dei copricapo di legno con orifizi in corrispondenza degli occhi, delle narici e della bocca. I ”belli” indossano eleganti abiti di velluto bordeaux, beige o verde pistacchio, e maschere di quercia con il fondo bianco e i tratti del viso dipinti di giallo rosso e nero che terminano in cappelli larghi e alti su cui emergono figure di legno di 15 centimetri, rappresentanti scene bucoliche scene di vita quotidiana. Ai ”brutti” spettano abiti di trucioli, larve secche, piume, foglie e maschere spaventose. Terminata la vestizione i belli i brutti e i primitivi si dirigono verso il centro abitato e per tutto il giorno intonando jodel al suono di corno alpino, bussano alle porte di Urnaesch per avere un bicchiere di vino caldo speziato che sorbiscono con cannucce infilate nelle bocche legnose.