Stefano Bartezzaghi, La Stampa, 02/06/1995, 2 giugno 1995
Il povero Carlo, il ragioniere positivista di cui l’Adalgisa gaddiana è vedova, non era uno che pensasse solo ai piaceri («domà a godere»)
Il povero Carlo, il ragioniere positivista di cui l’Adalgisa gaddiana è vedova, non era uno che pensasse solo ai piaceri («domà a godere»). «Le raccolte... erano il suo più grande ideale»: collezionava buste con francobolli, minerali e, soprattutto, scarabei (chiamati «bordòkk» dalla moglie spazientita). La non profumata cattura dell’Ateucus Sacer Linnaei è stata il culmine della carriera entomologica di Carlo. Lui morto, la sua raccolta di scarabei finirà sotto la ruota di una carrozza, durante un trasloco.