Massimo Mila, La Stampa, 11/02/1981, 11 febbraio 1981
Certamente la pena di morte è o dovrebbe essere incompatibile con la fede religiosa, sebbene anche le chiese cristiane l’abbiano praticata a lungo, e quelle islamiche ci vadano senza economia: l’anima immortale, siano tutti figli e immagine di Dio, la possibilità di pentimento in extremis, come fece quel furbacchione di Faust ecc
Certamente la pena di morte è o dovrebbe essere incompatibile con la fede religiosa, sebbene anche le chiese cristiane l’abbiano praticata a lungo, e quelle islamiche ci vadano senza economia: l’anima immortale, siano tutti figli e immagine di Dio, la possibilità di pentimento in extremis, come fece quel furbacchione di Faust ecc. ecc. Ma per chi non condivida considerazioni d’ordine metafisico, la pena di morte - circondata, si capisce, di mille cautele: magari solo in linea di principio, poi, di fatto, mai applicabile - si pone invece come un debito di pura giustizia.