Jenner Meletti, L’Unit, 08/09/1999, 8 settembre 1999
L’odore dei morti in una sosta all’autogrill, la decisione di lasciare l’autostrada e di buttare via i cadaveri nella prima strada di campagna
L’odore dei morti in una sosta all’autogrill, la decisione di lasciare l’autostrada e di buttare via i cadaveri nella prima strada di campagna. In questa favola tragica, nella terra di Cesare Zavattini, ci sono solo 4 giovani morti in una terra che poteva essere il loro paradiso. «Ci sono almeno 50 indiani – dice il sindaco di Pegognaga, Marco Carra – che lavorano nelle stalle e nei caseifici, i mestieri più duri. Ma nessuno di loro chiede aiuto al Comune, a differenza degli altri immigrati». Se si segue la carraia dei morti, dopo 200 metri c’è una stalla. Anche qui lavorano indiani e pakistani. Da queste parti i bovari li chiamano «bergamini». Mandano a casa soldi mai visti prima, tengono lontano dalla famiglia quella fame che in questa bassa padana è un ricordo dei vecchi. Qui ci sono laghetti da pesca «usa e getta», dove prendi il pesce che una volta era la cena e lo ributti in acqua. Per divertimento.