Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1999  novembre 17 Mercoledì calendario

Julia Roberts, dopo una serie di fidanzamenti falliti, le nozze con Kiefer Sutherland cancellate tre giorni prima della cerimonia e il matrimonio con Lyle Lovett durato 21 mesi, avrebbe finalmente trovato in Benjamin Bratt, sex symbol della tivvù americana, l’anima gemella

Julia Roberts, dopo una serie di fidanzamenti falliti, le nozze con Kiefer Sutherland cancellate tre giorni prima della cerimonia e il matrimonio con Lyle Lovett durato 21 mesi, avrebbe finalmente trovato in Benjamin Bratt, sex symbol della tivvù americana, l’anima gemella. «Un tempo ero terrorizzata dalla solitudine e, pur di evitarla, facevo scelte sentimentali impulsive. Siccome mi spaventava l’idea di restare da sola nei lunghi mesi delle riprese di un film, finivo per innamorarmi del coprotagonista. E soprattutto sbagliavo quando pensavo di dovermi annullare nella relazione, di dover rinunciare alla mia individualità. Oggi ho capito che non è così. Una storia che ha un futuro è quella dove ognuno dei due rispetta la diversità e la libertà dell’altro». Julia e Benjamin si sono incontrati due anni fa in un ristorante: «L’ho visto entrare, l’ho guardato, ed è stato come se qualcuno mi avesse colpito in testa con una mazza da baseball. Sono felice e fortunata. Ho un lavoro fantastico e un uomo straordinariamente bello e ancora più gentile. Una donna non può chiedere di meglio».