Maurizio Salticchioli, Il Messaggero, 18/11/1999., 18 novembre 1999
Nancy Dall’Olio fa sapere che non tradirà mai il suo compagno Sven Goran Eriksson, allenatore della Lazio, perché è «un uomo straordinario», con una sensibilità e una dolcezza «fuori dal comune»
Nancy Dall’Olio fa sapere che non tradirà mai il suo compagno Sven Goran Eriksson, allenatore della Lazio, perché è «un uomo straordinario», con una sensibilità e una dolcezza «fuori dal comune». Quando si conobbero non fu attratta né dai suoi soldi («non mi mancavano, non mi sono mai mancati e non li cerco»), né dalla notorietà («Mi dà tanto fastidio. Difendo con i denti la mia privacy. Sono in guerra con i giornalisti che vogliono ficcare il naso nella mia vita. Mi sento ferita. una violenza. Uno stupro»). Considera il loro amore un regalo della vita «da difendere con grande impegno», prima di ogni partita è molto ansiosa e si calma bevendo una coppa di champagne, subito dopo scappa con Eriksson perché «lui ha bisogno di me» e se potesse gli regalerebbe lo scudetto («ci tiene tanto»). Del calcio non ha ancora capito «la storia del fuorigioco, ma è bellissimo lo stesso. I giocatori li vedo come guerrieri. L’allenatore come uno psicologo». Sua descrizione di se stessa: «Esprimo una tavolozza di colori non definita. Ho un carattere forte. Ma sono anche fragile. Ho sempre avuto paura del buio. Vado a dormire con le ansie. Poi so che il giorno me le porterà via. Mi addormento così».