La Repubblica, 30/11/1999, 30 novembre 1999
Cosa è successo? «Ho fatto per andare via. Ma sulla porta ho colpito la nonna con un pugno. caduta per terra, non si muoveva più
Cosa è successo? «Ho fatto per andare via. Ma sulla porta ho colpito la nonna con un pugno. caduta per terra, non si muoveva più. Il nonno è arrivato, s’è spaventato: gli ho detto che si era sentita male, di andare a telefonare per un’ambulanza. O qualcosa del genere. L’ ho seguito, e ho colpito anche lui con le mani». Perchè li ha uccisi? «Non lo so. In tasca avevo un coltello. La lama è lunga più di quattro dita. Li ho colpiti. C’era molto sangue». Che ora era? «Non so, le sette passate. Forse le otto. Sono uscito, sono corso a casa dai miei. A Sestri Levante. Gli ho raccontato tutto. Ho fatto il bagno. Poi abbiamo messo i vestiti sporchi di sangue (un giubbotto, una felpa, una camicia, un paio di jeans, le calze bianche, le scarpe da ginnastica) in alcuni sacchetti. E siamo usciti per buttarli via, nei cassonetti dell’immondizia. Il coltello invece l’ho gettato in mare: dal muro vicino all’ex colonia Faro». Simone Fazio Morachioli ha raccontato anche di essere andato a casa di Sonia Franceschi, la fidanzata, e di averle raccontato tutto. Ma giura che in precedenza non le aveva mai parlato del suo progetto di morte. Quando ha deciso di uccidere i suoi nonni? «L’idea mi è venuta solo due giorni prima, martedì. Ma non ne ho mai parlato con nessuno. Non ero neppure sicuro che avrei trovato il coraggio di farlo. Anche giovedì: volevo solo parlare con loro, convincerli a darmi i soldiª