Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1999  dicembre 30 Giovedì calendario

Vittorio Emanuele II di Savoia e la sua amante preferita Rosa Vercellana, nota come la ”bella Rosìn”, figlia di un tamburino, nominata contessa di Mirafiori, si scambiavano lettere e fissavano i loro appuntamenti tramite il generale Ettore Bartolè Viale, aiutante di campo del re, che divenne il confidente di entrambi

Vittorio Emanuele II di Savoia e la sua amante preferita Rosa Vercellana, nota come la ”bella Rosìn”, figlia di un tamburino, nominata contessa di Mirafiori, si scambiavano lettere e fissavano i loro appuntamenti tramite il generale Ettore Bartolè Viale, aiutante di campo del re, che divenne il confidente di entrambi. Sebbene Vittorio Emanuele non fosse fedele a Rosìn come non lo era stato alla regina Maria Adelaide, la loro relazione durò tutta la vita: nel 1869 si sposarono in chiesa e nel 1877 morganaticamente. Dalla loro unione nacquero due figli, di cui il re era orgoglioso: «Guardate che bei prodotti che si ottengono quando si mescola il nostro sangue a quello del popolo».