Paolo Rossi, la Repubblica 08/09/1999, 8 settembre 1999
Secondo Gianni De Magistris, ex campione di pallanuoto, lo sport che praticava una volta non esiste più e si è ridotto a una sorta di lotta nell’acqua: «Hanno ucciso la fantasia
Secondo Gianni De Magistris, ex campione di pallanuoto, lo sport che praticava una volta non esiste più e si è ridotto a una sorta di lotta nell’acqua: «Hanno ucciso la fantasia. Morta e sepolta. Dov’è finita la spettacolarità? Vedo giocare tutte le squadre allo stesso modo [...] Manuel Estiarte, per esempio, ha detto che la pallanuoto di oggi non gli piace molto, e che andava meglio quando gli allenatori pensavano due ore al giorno, invece delle diciotto di oggi [...] Se si toglie la spettacolarità alla pallanuoto, è finita. Se resta solo il fatto fisico, il valore tecnico è annullato. Mi chiedo: alla gente interessa vedere più una palombella, un tiro a schizzo sull’acqua oppure una rovesciata, o vedere due omoni abbracciati che cercano di divincolarsi? [...] l’ora di un time out serio, di una profonda riflessione. Ci si metta tutti intorno ad un tavolo, dirigenti-arbitri-tecnici. E si mettano da parte gli egoismi da bottega. Perché, se alla fine il gioco diventa un braccarsi a vicenda, non è più pallanuoto: è calcio fiorentino».