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 1999  settembre 08 Mercoledì calendario

L’elettorato, la gente, ha misurato la realtà con quel metro che i politici spesso ignorano, il metro della propria esperienza quotidiana e ha capito che trovarsi due o trecento mila lire in più all’anno nella busta paga (questo sarebbe lo ”sconto”) mentre l’edificio della sicurezza sociale si sgretola e le scuole pubbliche affondano sarebbe un pessimo affare e ha respinto la ”irresponsabilità” demagogica dei partiti

L’elettorato, la gente, ha misurato la realtà con quel metro che i politici spesso ignorano, il metro della propria esperienza quotidiana e ha capito che trovarsi due o trecento mila lire in più all’anno nella busta paga (questo sarebbe lo ”sconto”) mentre l’edificio della sicurezza sociale si sgretola e le scuole pubbliche affondano sarebbe un pessimo affare e ha respinto la ”irresponsabilità” demagogica dei partiti. La controrivoluzione fiscale americana è la controrivoluzione del buon senso comune che diventa fenomeno politico: venticinque anni or sono, i cittadini dissero basta alla irresponsabilità fiscale di una classe politica ”liberal” che spremeva tasse per finanziare i disavanzi di bilancio e per restare al potere, zavorrando l’economia. Oggi, ripete il suo ”basta” in senso opposto, fermando la mano di chi sarebbe disposto a devastare il futuro sociale in cambio di trenta denari, e di un voto, subito. Quel regalo fiscale poteva far gola, ma era una mela avvelenata di ideologia che la gente ha finora respinto. Le notizie sulla morte dello stato sociale in America, erano dunque, come quelle sulla morte di Mark Twain, largamente premature.