Giorgio Ieran, D-la Repubblica delle donne 14/09/1999, 14 settembre 1999
La setta giapponese ”Famiglia Shumei”, 300 mila adepti sparsi per il mondo, in omaggio alla sua fede che predica la contemplazione dei capolavori quale mezzo per raggiungere la beatificazione e la purificazione dell’anima, ha raccolto un migliaio di opere d’arte in tutto il pianeta e ha commissionato a Ieoh Ming Pei (l’architetto della Piramide del Louvre) la costruzione di un museo fiabesco a Kyoto per conservarle e ammirarle
La setta giapponese ”Famiglia Shumei”, 300 mila adepti sparsi per il mondo, in omaggio alla sua fede che predica la contemplazione dei capolavori quale mezzo per raggiungere la beatificazione e la purificazione dell’anima, ha raccolto un migliaio di opere d’arte in tutto il pianeta e ha commissionato a Ieoh Ming Pei (l’architetto della Piramide del Louvre) la costruzione di un museo fiabesco a Kyoto per conservarle e ammirarle. Il Museo, inaugurato nel 1997 e presentato come «la realizzazione del Paradiso in terra», ospita pezzi rari e capolavori d’arte egizia, greca, romana, iranica, cinese, affidati alle cure di Hirokko Koyama, figlia della guru Mihoko.