Gabriele Beccaria, La Stampa 07/12/1999, 7 dicembre 1999
Steve Mann, fondatore del ”Wearable Computing Project” (progetto computer da indossare), e l’amico Thad Starner sono i primi uomini ad interagire in permanenza con memorie elettroniche, banche dati e reti
Steve Mann, fondatore del ”Wearable Computing Project” (progetto computer da indossare), e l’amico Thad Starner sono i primi uomini ad interagire in permanenza con memorie elettroniche, banche dati e reti. Il loro prossimo obiettivo è di riuscire a immagazzinare nel cervello umano una quantità di informazioni pari a quelle di un computer, che permetteranno di imparare istantaneamente una lingua o consultare una biblioteca elettronica alla velocità della luce. Nel cervello di un Johnny Ray, paralizzato da anni, è stata installata una colonia di elettrodi collegata a un cavo nella scatola cranica, che gli consente di gestire un computer con il pensiero.