Ferdinando Camon, líUnit 17/12/1999, 17 dicembre 1999
«La nostra cultura è spaccata, due opposti si scontrano, e ognuno ha le sue ragioni che crede perfette e che sono inconciliabili
«La nostra cultura è spaccata, due opposti si scontrano, e ognuno ha le sue ragioni che crede perfette e che sono inconciliabili. Una parte è per la vita che verrà: che è innocente, che ha tutti i diritti, che ha un valore immenso. [...] è una forma di amore; una grandezza che scavalca l’uomo e l’umano, e che non viene pronunciata in nome dell’umano. L’altra parte è per la vita che c’è, così com’è, la vita dimezzata della madre-bambina, la vita non padrona di sé, una vita che non sa reggersi, a cui si vorrebbe impedire che le fosse richiesto di reggere se stessa più un’altra vita. Anche questa preoccupazione, questa protezione è amore: un amore che parte dai limiti della condizione umana, e resta nell’umano».