Corrado Augias, la Repubblica 20/12/1999, 20 dicembre 1999
Qualche anno fa un laboratorio dell’università di Yale dimostrò che chiunque, opportunamente motivato, può essere indotto a infliggere sofferenze
Qualche anno fa un laboratorio dell’università di Yale dimostrò che chiunque, opportunamente motivato, può essere indotto a infliggere sofferenze. I ricercatori finsero di condurre uno ”studio sulla memoria” e chiesero a persone che non soffrivano di patologie mentali di partecipare a un esperimento per verificare l’efficacia delle punizioni: l’ipotesi, spiegarono, era che si impara più facilmente se si viene puniti ogni volta che si sbaglia. Ogni partecipante doveva interrogare un ”apprendista” legato ad una sedia e con una mano poggiata su una piastra di rame, e ogni volta che sbagliava doveva punirlo con una scarica di potenza tra 15 e 450 volt. Gli apprendisti recitavano fingendo di soffrire, all’insaputa di chi li interrogava, che era convinto di infliggere reali sofferenze, ma ciononostante continuava ad applicare le scosse fino al massimo voltaggio. Tranne uno, che si rifiutò.