Vittorio Zucconi, la Repubblica 22/12/1999, 22 dicembre 1999
Il ”Los Angeles Times” sta conducendo un’inchiesta a puntate sui suoi amministratori, Kathryn Downing e Mark Willes, che in violazione del pricipio di separazione tra informazione e propaganda, avrebbero dedicato l’inserto settimanale della domenica all’apertura di un grande centro della catena di supercartolerie Staples, senza rivelare a lettori e giornalisti che il quotidiano aveva un interesse finanziario nell’iniziativa
Il ”Los Angeles Times” sta conducendo un’inchiesta a puntate sui suoi amministratori, Kathryn Downing e Mark Willes, che in violazione del pricipio di separazione tra informazione e propaganda, avrebbero dedicato l’inserto settimanale della domenica all’apertura di un grande centro della catena di supercartolerie Staples, senza rivelare a lettori e giornalisti che il quotidiano aveva un interesse finanziario nell’iniziativa. Posizione del giornale: colpevolista. Il Premio Pulitzer David Shaw: «La credibilità e la integrità del ”Los Angeles Times”, gli unici veri patrimoni che un giornale può offrire, sono stati gravemente compromessi proprio mentre la fiducia della opinione pubblica nei media è in profondo declino». Negli editoriali è accusato anche il direttore Michael Parks, che dichiara di essere stato tenuto all’oscuro dell’accordo segreto di pubblicità, mentre Kathryn Downing e Mark Willes, già amministratori di un’azienda di cereali per il breakfast, si sono scusati adducendo un passaggio brusco al mondo della carta stampata. Compenso di Staples al ”Los Angeles Times” per l’inserzione del catalogo pubblicitario: seicento milioni di lire.