Gloria Satta, Il Messaggero 09/12/1999, 9 dicembre 1999
«Spero che le mie foto piacciano ed esprimano un messaggio d’arte, oltre ad aiutare i bambini più sfortunati» Tre milioni di copie vendute dai suoi due calendari IP nel ’94 e ’95, nuda quest’anno per quello del settimanale ”Chi”
«Spero che le mie foto piacciano ed esprimano un messaggio d’arte, oltre ad aiutare i bambini più sfortunati» Tre milioni di copie vendute dai suoi due calendari IP nel ’94 e ’95, nuda quest’anno per quello del settimanale ”Chi”. Fotografata in un’ambientazione sexy kitsch da David La Chapelle (set allestito in un loft newyorkese, presenti 40 assistenti e 6 stylist), devolve i guadagni all’associazione ”bambini in emergenza” del giornalista Mino Damato: «Spero che le mie foto piacciano ed esprimano un messaggio d’arte, oltre ad aiutare i bambini più sfortunati». «Le mie foto preferite sono due: quella con il bambino, da mamma e moglie ideale, perché sento molto l’idea della maternità e sogno una grande famiglia, e l’immagine con la mascherina rosa che tanti hanno potuto vedere in vetrina da Fiorucci a Milano» (le sagome a grandezza naturale della Marini nuda sono state rubate poche ore dopo essere state esposte).