Reuters 04/01/2000, 4 gennaio 2000
Le giocatrici di beach volley (capeggiate dalla miglior giocatrice australiana Natalie Cook) protestano contro il presidente della federazione internazionale, Rubens Acosta, che impone, in occasione delle prossime Olimpiadi di Sydney, bikini estremamente succinti, con fascia laterale di non più di sei centimetri (gli uomini dovranno avere almeno 20 centimetri di gambe scoperte sopra il ginocchio)
Le giocatrici di beach volley (capeggiate dalla miglior giocatrice australiana Natalie Cook) protestano contro il presidente della federazione internazionale, Rubens Acosta, che impone, in occasione delle prossime Olimpiadi di Sydney, bikini estremamente succinti, con fascia laterale di non più di sei centimetri (gli uomini dovranno avere almeno 20 centimetri di gambe scoperte sopra il ginocchio). Tra i motivi del malcontento la scomodità del bikini («preferiamo i pantaloncini») ed il freddo (a volte si giocherà alle 9 di sera). Per il futuro la federazione ha già disposto l’adozione del tanga.