Panorama, 02/09/1999; la Repubblica 28/08/1999, 2 settembre 1999
Molti (primo fra tutti il presidente della Lega Carraro) sono convinti che sia indispensabile l’introduzione di arbitri professionisti
Molti (primo fra tutti il presidente della Lega Carraro) sono convinti che sia indispensabile l’introduzione di arbitri professionisti. I soldi necessari (230 milioni lordi per gli arbitri internazionali, 150 per gli altri fischietti di A e B) dovrebbero arrivare dalle società: «Un po’ come se gli imputati pagassero gli stipendi ai loro giudici». Gianni Mura sulla ”Repubblica” di sabato: «Per il terzo anno di fila si cambia designatore, adesso ne abbiamo due, ed è la comica finale, temo, prima del professionismo arbitrale, che non vedo così indispensabile. Anche all’estero le società investono miliardi, ma nessuno pretende che gli arbitri vadano in ritiro il giovedì a farsi spiegare da Clagluna come muove i gomiti Montero o come si schiera l’Udinese. scandaloso pensare che siano le società a pagare gli arbitri». Roberto Beccantini: «Gli arbitri in pasto alle società: il millantato professionismo della categoria, proposto da Carraro in termini assolutamente tracotanti, è polvere da sparo in balìa dei fatturati. Chi scrive rimpiange Paolo Casarin. L’unico atto legislativo che Luciano Nizzola, presidente della Figc, si è potuto concedere è stato il divieto di scrivere sulle canotte dei giocatori, onde evitare che sfottò tipo il derbistico: ”Vi ho purgati ancora” di Francesco Totti potessero indurre le masse a scellerate reazioni».