Antonio Ferrari, Corriere della Sera 19/11/1999; Marco Guidi, Il Messaggero 20/11/1999, 19 novembre 1999
A Istanbul i presidenti di Azerbaigian, Georgia e Turchia, e, in qualità di testimone, Bill Clinton hanno firmato l’accordo per la realizzazione dell’oleodotto che trasporterà il petrolio dal Mar Caspio al Mediterraneo, senza passare per la Russia e l’Iran
A Istanbul i presidenti di Azerbaigian, Georgia e Turchia, e, in qualità di testimone, Bill Clinton hanno firmato l’accordo per la realizzazione dell’oleodotto che trasporterà il petrolio dal Mar Caspio al Mediterraneo, senza passare per la Russia e l’Iran. L’oleodotto, fortemente voluto dall’America per favorire la Turchia, suo alleato strategico, e rendere le ex repubbliche sovietiche più indipendenti dall’influenza di Mosca, collegherà Baku a Ceyhan, porto turco sul Mediterraneo. Sarà lungo 1.730 km. I lavori cominceranno nel 2001, per essere completati nel 2004. «Oggi i vincitori sono gli americani e i turchi, che al controllo dell’acqua del Tigri e dell’Eufrate tramite il poderoso progetto Gap aggiungono quello della nuova via del petrolio, moderna via della seta, per gli scambi tra Oriente e Occidente [...] La nuova grande potenza regionale è la Turchia, se solo riuscirà a liberarsi dai vincoli ”ottomani” che ne frenano sviluppo e crescita civile [...]» (Marco Guidi).