Giuseppe Toti, Corriere della Sera 28/12/1999, 28 dicembre 1999
Il ”Corriere della Sera” del 28 dicembre ha intervistato il professor Sandro Donati, grande censore del doping: «Coni e Federazioni coinvolte, portando molti atleti a raggiungere risultati bene al di sopra delle loro capacità normali, hanno innescato un meccanismo terribile e irresponsabile
Il ”Corriere della Sera” del 28 dicembre ha intervistato il professor Sandro Donati, grande censore del doping: «Coni e Federazioni coinvolte, portando molti atleti a raggiungere risultati bene al di sopra delle loro capacità normali, hanno innescato un meccanismo terribile e irresponsabile. Facendo cioè diventare il doping un immenso fenomeno commerciale e industriale. Altrimenti l’Epo non sarebbe al secondo posto tra i prodotti più venduti al mondo e l’ormone della crescita al settimo. E a Nicosia, il 22 maggio di quest’anno, non sarebbe avvenuto, come hanno dichiarato subito le autorità cipriote, il furto di 4 milioni di fiale di Epo destinate al mercato nero dello sport. Ma il sospetto, a questo punto, è un altro e ben più grave». Quale? «Tutti coloro che hanno utilizzato e utilizzano doping sono sganciati dalle grandi aziende farmaceutiche? O sono ad esse strettamente collegati?».