La Gazzetta dello Sport 28/12/1999, 28 dicembre 1999
Tra gli atleti accusati più o meno velatamente c’è Francesco Moser, ex campione del mondo di ciclismo che nel 1984, dopo una accurata preparazione col professor Conconi (si sottopose ad una serie di autotrasfusioni), strappò il record dell’ora che apparteneva da più di dieci anni ad Eddy Merckx (il risultato, che all’epoca parve sbalorditivo, fu in parte attribuito all’uso di avveniristiche ruote lenticolari)
Tra gli atleti accusati più o meno velatamente c’è Francesco Moser, ex campione del mondo di ciclismo che nel 1984, dopo una accurata preparazione col professor Conconi (si sottopose ad una serie di autotrasfusioni), strappò il record dell’ora che apparteneva da più di dieci anni ad Eddy Merckx (il risultato, che all’epoca parve sbalorditivo, fu in parte attribuito all’uso di avveniristiche ruote lenticolari). Francesco Moser è stato intervistato da Gian Paolo Ormezzano sulla ”Stampa” di martedì: «Si vogliono fare dei processi al ciclismo e allo sci di fondo sulla base di esperienze scientifiche che, ammesso che le rivelazioni siano esatte, sono avvenute quando l’incremento dei globuli rossi nel sangue attraverso pratiche varie non era proibito. Sarebbe come se io venissi accusato di non aver pagato l’Ici quando questa tassa non esisteva». Maurizio Fondriest, altro ex campione del mondo di ciclismo: «Questa vicenda mi sembra Tangentopoli: un gran polverone che poi finisce in niente [...] In questi momenti tirano nel mucchio [...] Che tu sia pulito o meno, se hai il nome legato a una persona devi aver fatto chissà che cosa, quindi devi dare spiegazioni. E questo basta alla gente per farti colpevole».