P.B., La Stampa 12/04/2000; R.E. Il Sole-24 Ore 12/04/2000; Ecos (Eni) 1/99; BBC World Service 30/11/1999, 30 novembre 1999
Un gasdotto di 760 chilometri unirà Russia e Turchia attraversando il fondo del Mar Nero e trasportando 16 miliardi di metri cubi di metano l’anno
Un gasdotto di 760 chilometri unirà Russia e Turchia attraversando il fondo del Mar Nero e trasportando 16 miliardi di metri cubi di metano l’anno. Così hanno deciso martedì 11 aprile, a Mosca, l’Eni e il gigante russo Gazprom, formando il consorzio Blue Stream. La fame energetica di Ankara ha giustificato l’investimento, le avanzatissime tecnologie italiane, uniche al mondo, hanno convinto i russi a firmare l’accordo. Navi della Saipem-Eni poseranno i tubi e sempre gli italiani, con sistemi robotizzati, si occuperanno della manutenzione (difficile perché le acque profonde del Mar Nero sono ricche di idrogeno solforato, altamente corrosivo). La tubatura subacquea sarà doppia e collocata a una profondità massima di 2.150 metri, mai raggiunta prima: oggi i gasdotti più profondi arrivano a 610 metri. La fine dei lavori è prevista per il 2002, ma il metano inizierà a viaggiare già dal 2001, quando almeno una delle due condotte sottomarine sarà pronta: entro il 2010, infine, la capacità del gasdotto raddoppierà e il consumo annuale turco di gas dovrebbe salire a più di 41 miliardi di metri cubi. Oggi se ne consumano 10 miliardi l’anno, troppo pochi: l’anno scorso molte città turche sono rimaste senza elettricità e senza acqua per il blocco delle centrali energetiche, rimaste a corto di metano. Il governo turco se la prese con Ucraina, Moldavia, Romania e Bulgaria, sostenendo che spillavano dal gasdotto russo più gas di quanto gli spettasse. Costi dell’operazione: il consorzio Blue Stream ha ottenuto un prestito di 3.600 miliardi dalle banche italiane Comit e Mediocredito Centrale, dalla tedesca West Deutsche Landesbank e dalla giapponese Fuji Bank. La Sace, l’assicurazione pubblica italiana per le forniture di merci e servizi all’estero, ha garantito l’investimento. L’Italia sta concludendo un altro accordo con la Gran Bretagna per fornire gas alla Turchia: British gas e Edison costruiranno un impianto di liquefazione del metano in Egitto e da qui navi gasiere partiranno per Turchia e Italia.