8 giugno 2001
C’è chi pensa che d’estate non ci si debba truccare perché è inutile: meglio lasciar respirare la pelle finché non arriva settembre
C’è chi pensa che d’estate non ci si debba truccare perché è inutile: meglio lasciar respirare la pelle finché non arriva settembre. E cosa dice chi non la pensa così? Che ci sono addirittura trucchi ”che fanno sentire fresche”, ciprie che asciugano a meraviglia l’imperlatura della fronte e rossetti (e ombretti) che non colano. E poi non è vero che con un po’ di abbronzatura in faccia una sia sempre al suo meglio: la tintarella non è in grado di nascondere i luccicori e i rossori del naso, per esempio. Ma il trucco sì. In breve, due partiti. Per capire chi ha ragione abbiamo sentito un truccatore e una dermatologa: Franco Ragno, dell’équipe di Aldo Coppola, e la dottoressa Magda Belmontesi. Abbiamo scoperto così cose che non sapevamo. Per esempio che oggi il trucco serve anche per proteggere dallo sporcizia dell’inquinamento. Che il trucco protegge anche bene dalla disidratazione solare e i prodotti dell’ultima generazione sono muniti di filtri che impediscono il passaggio dei raggi. Tutti i fondotinta su cui trovate scritto ”nutriente” o ”ricco” sono da lasciare da parte perché è come se decideste di indossare abiti pesanti d’estate. Quelli con la scritta ”idratante” vanno bene purché non si esageri a metterne troppo; quelli che vanno meglio di tutti portano la scritta ”featherlight” (peso piuma) e ”mat” (opachi).