Domenico De Maio e Maria Cristina Bolla, ìImitando Didone. La morte volontaria di personaggi della realt, della letteratura e della mitologiaî, FrancoAngeli, 2001., 8 giugno 2001
La maggior parte dei suicidi in Italia avviene per impiccagione (29.8 per cento). A morire così sono per lo più giovani al di sotto dei 17 anni (48
La maggior parte dei suicidi in Italia avviene per impiccagione (29.8 per cento). A morire così sono per lo più giovani al di sotto dei 17 anni (48.7 per cento) e gli uomini (33.2 per cento contro il 17.3 delle donne). Al secondo posto, le armi da fuoco (22.3 per cento); la percentuale sale al 33.3 tra i giovani sotto i 17 anni, al 25.2 per gli uomini e scende al 12 per cento tra le donne. Al terzo posto, il suicidio per precipitazione (15 per cento), scelto soprattutto dagli anziani (32.4 per cento) e dalle donne (30.7 per cento, contro il 10.9 degli uomini). Al quarto, l’avvelenamento da monossido di carbonio (7.7 per cento), scelto in prevalenza da giovani tra i 18 e i 30 anni. E’ una forma di suicidio tipicamente femminile (10.7 per cento contro il 6.9 degli uomini). Si uccide annegandosi il 2.6 per cento dei suicidi. A gettarsi sotto la metropolitana o sotto un treno è il 3.2 per cento degli aspiranti suicidi, a scegliere un’arma bianca (coltello, pugnale, spada) il 2.9 e ad avvelenarsi il 2.3 per cento.