Domenico De Maio e Maria Cristina Bolla, ìImitando Didone. La morte volontaria di personaggi della realt, della letteratura e della mitologiaî, FrancoAngeli, 2001., 8 giugno 2001
Borromini, irascibile, collerico, taciturno, ombroso, spietato e invidioso del Bernini, che considerava inferiore ma che aveva più successo di lui
Borromini, irascibile, collerico, taciturno, ombroso, spietato e invidioso del Bernini, che considerava inferiore ma che aveva più successo di lui. Nel 1667 si ammalò gravemente di depressione, tanto che i medici gli proibirono di lavorare, di leggere. La sera tra l’1 e il 2 agosto, non riuscendo a prendere sonno, afferrò una spada, la poggiò al pavimento dalla parte dell’impugnatura e si lasciò cadere sulla punta, trafiggendosi. Al domestico che lo trovò agonizzante chiese di chiamare un confessore, a cui consegnò anche le sue ultime volontà.