Domenico De Maio e Maria Cristina Bolla, ìImitando Didone. La morte volontaria di personaggi della realt, della letteratura e della mitologiaî, FrancoAngeli, 2001., 8 giugno 2001
L’uruguayano Horacio Quiroga (1878-1937), tra i più grandi narratori sudamericani, ebbe una vita piena di tragici eventi
L’uruguayano Horacio Quiroga (1878-1937), tra i più grandi narratori sudamericani, ebbe una vita piena di tragici eventi. All’età di tre mesi, assiste alla morte del padre (tornando dalla caccia si ammazza accidentalmente col suo fucile); il nuovo marito della madre, cui lui è molto affezionato, si suicida in seguito ad un ictus che lo aveva reso quasi invalido (è lo stesso Horacio a trovarne il cadavere); nel 1902, uccide accidentalmente un suo amico, lo scrittore Federico Ferrando; nel 1910 muoiono prematuramente i suoi due fratelli, Prudencio e Pastora; nel 1915, dopo soli 6 anni di matrimonio, sua moglie Ana Maria si uccide avvelenandosi lasciandolo solo con due figli; nel 1933, si suicida anche Baltasar Brum, presidente uruguayano, nonché suo amico di gioventù. Nel 1937, quando gli viene diagnosticato un tumore, decide di suicidarsi e inghiotte una dose letale di cianuro.