Alessandra farkas Corriere della Sera del 11/6/2001, 11 giugno 2001
Negli Usa ha un grandissimo successo la televisione via cavo "Food network", dove ogni programma è dedicato al cibo
Negli Usa ha un grandissimo successo la televisione via cavo "Food network", dove ogni programma è dedicato al cibo. Le famiglie abbonate sono 56 milioni (incremento di undici milioni rispetto al marzo dello scorso anno, con il sessanta per cento dei profitti in più), i suoi show verranno presto messi in onda in Canada, Australia, Corea, Francia e Thailandia. Il "Wall Street Journal" parla di «miracolo senza precedenti», il sociologo David Raindorf dice che il canale ha avuto "un’enorme impatto sulla società americana: oltre a trasformare i cuochi in superstar, ha insegnato la passione per la buona tavola". Quando la Food network aprì i battenti (nel 93), la maggior parte dei telespettatori ci rise su: "Non riuscivano a credere che una tv potesse parlare di ricette e manicaretti 24 ore su 24 (Bob Thmpson, docente di media e cultura popolare alla Syracuse University). Tra gli chef più amati dagli spettatori Emeril Lagasse, che ha un debole per le spezie piccanti e iniziò ad esibirsi ai fornelli dal vivo, tra gli applausi della platea e le note di un complesso jazz (adesso è famoso quanto una star del cinema). I fan di Food network non si sintonizzano sul loro canale preferito solo per imparare a cucinare. Uno degli show più popolari, "Iron Chef", è un duello tra cuochi in lingua giapponese (però sottotitolato) a metà tra arti marziali e gara olimpica: una delle competizioni prevede che a due squadre vengano affidati ingredienti scombinati da trasformare in leccornie.