Enrica Caretta e Maria Grazia Ligato su Io Donna del 09/06/01 a pagina 79., 9 giugno 2001
A New York va di moda il "chair massage", massaggio volante offerto in strada. A Chinatown i clienti si mettono a cavalcioni su una sedia, la testa affondata tra le braccia di un massaggiatore
A New York va di moda il "chair massage", massaggio volante offerto in strada. A Chinatown i clienti si mettono a cavalcioni su una sedia, la testa affondata tra le braccia di un massaggiatore. Attorno all’Empire State Building coreani, vietnamiti e cinesi praticano massaggi appositamente studiati per riaprire i canali vitali. Massaggi rapidi al ristorante francese "Justine", tra il primo e il secondo piatto, e nei negozi targati "The great american backrub", catena quotata al Nasdaq. Le aziende si adeguano: i dirigenti di Air France e France Télécom dispongono di terapeuti a domicilio, la catena spagnola "Mesajes a 1000" propone venti minuti di massaggio per 1000 pesetas (circa diecimila lire). Grande successo anche per i massaggiatori freelance: in Italia, la "Coin" ha lanciato l’esperimento "Daily Zen" (con aree riservate alla cromoterapia, all’I Ching e al Coffee Massage nelle sedi di Roma e Milano). L’estate prossima, in un angolo di piazza Vittorio a Roma, l’Accademia italiana shiatzu-do allestirà un "Punto relax" per massaggi in strada. A Milano intorno alla moda dei massaggi sono nate attività imprenditoriali: Danilo Arlenghi, capo di "Party Rounds", propone servizi di catering e la "Beauty Night" (parrucchiere, tatuatrice all’hennè e massaggiatore in discoteca). Carmela Pampaloni, dei bagni "Annetta" di Forte dei Marmi: «Abbiamo un gruppo di cinesi che fanno massaggi shiatzu e con le canne di bambù». Allo stabilimento "Belsito" di Ostia, sotto un gazebo di paglia, massaggiatori professionisti si raccolgono in preghiera prima di mettersi al lavoro con oli e fumi d’incenso.