Mike Dash, La febbre dei tulipani, Rizzoli, 1999, 12 giugno 2001
Il palazzo Topkapi consisteva di quattro cortili. Al quarto e al terzo era praticamente impossibile accedere
Il palazzo Topkapi consisteva di quattro cortili. Al quarto e al terzo era praticamente impossibile accedere. Nel secondo, su una sfarzosa ottomana, il sultano, nascosto agli occhi dei semplici mortali da un velo di seta verde dai mille riflessi, ascoltava le relazioni dei funzionari di alto grado e riceveva gli ambasciatori delle potenze straniere. Nel primo si accalcava la folla dei postulanti. A due pilastri bianchi stavano appese le teste dei notabili che in qualche modo avevano offeso il sultano, imbottite di cotone se erano stati visir, di paglia se avevano avuto un rango meno elevato. Nasi, lingue e orecchie mozzati venivano di regola ammucchiati vicino al cancello d’entrata.