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 2001  giugno 14 Giovedì calendario

Nella notte tra mercoledì 6 e giovedì 7 giugno, a Sanremo, per ordine delle procure di Firenze e Padova, trecentosessanta uomini tra carabinieri del Nas e Guardia di Finanza perquisiscono le stanze di dodici alberghi in cui alloggiano i corridori del Giro d’Italia e i loro staff

Nella notte tra mercoledì 6 e giovedì 7 giugno, a Sanremo, per ordine delle procure di Firenze e Padova, trecentosessanta uomini tra carabinieri del Nas e Guardia di Finanza perquisiscono le stanze di dodici alberghi in cui alloggiano i corridori del Giro d’Italia e i loro staff. Sequestrano duecentonovanta farmaci tra cui stimolanti (caffeina), anabolizzanti (testosterone), cortisone (kenacort), anestetici locali (lidocaina), ormoni peptidici, confezioni con etichetta strappata, emoglobina sintetica, plasma e albumina umana, provette con sangue, siringhe, flebo e "centrifughe", apparecchiature per rilevare l’ematocrito. I ciclisti rimangono fuori dalle loro stanze per circa tre ore, saltano la cena (mangiano un po’ di ciliegie), sono costretti a usare i cellulari sotto sorveglianza. Giovedì mattina il direttore del Giro Carmine Castellano fa sapere che la 18° tappa (ascesa al colle della Fauniera, arrivo a S. Anna Vinadio) è annullata. Venerdì, alla fine della tappa Alba-Busto Arsizio, il ciclista Dario Frigo, secondo in classifica generale, ammette di aver assunto prodotti dopanti. La sua squadra, la Fassa Bortolo, lo licenzia. Martedì scorso, Frigo è stato interrogato per quattro ore da Giacomo Aiello, capo della procura antidoping del Coni. Il giorno dopo, il Coni comunica la decisione di interrompere tutte le gare in Italia "in attesa di un nuovo codice etico per il ciclismo". La Procura di Firenze sta indagando su ottantasei persone, quella di Padova su nove. Settanta corridori devono giustificare il possesso di farmaci illeciti. Marco Pantani non è sotto inchiesta, ma il suo massaggiatore deve spiegare come mai avesse nascosto nel giardino dell’hotel "Des Anglais" un sacchetto con alcune fiale e un paio di guanti da chirurgo.