Gian Paolo Ormezzano su La Stampa dellí8/06/01 a pagina 3., 14 giugno 2001
"Nel ciclismo delle corse a tappe, e dunque specialmente italiano e francese, sono state tantissime le giornate "bianche", in cui non è accaduto nulla perché nulla doveva accadere, anche se poi alla gente è stata consegnata una vicenda credibile, almeno per gli ultimi metri
"Nel ciclismo delle corse a tappe, e dunque specialmente italiano e francese, sono state tantissime le giornate "bianche", in cui non è accaduto nulla perché nulla doveva accadere, anche se poi alla gente è stata consegnata una vicenda credibile, almeno per gli ultimi metri. Motivi assortiti: percorsi pericolosi, organizzazione difettosa, provvedimenti della giuria. O anche lutto: il 14 luglio 1967 al Tour de France, dopo la morte in corsa, doping o solleone, dell’inglese Tom Simpson, tutti andarono lentamente, e fu lasciato vincere – pazienza se era il giorno della Bastiglia dunque dell’orgoglio di Francia – un irlandese, Hoban, compagno di squadra dello scomparso, del quale poi sposò la vedova" (Gian Paolo Ormezzano).